Mi avvicinai al mondo del software libero nei primi mesi del Duemila, quando questo spazio Web muoveva i primi passi. Poco dopo, nel 2002, Nonluoghi diventava anche una piccola casa editrice, con l’obiettivo di pubblicare soprattutto saggistica in chiave divulgativa riguardante tematiche sociale, con qualche attenzione particolare, fra le altre, rivolta all’eredità e all’evoluzione del pensiero e delle prassi del socialismo libertario. Fin da subito, forte di una convinta adesione ideale alla filosofia promossa nel mondo dell’informatica e del Web da Richard Stalmann, decisi che l’intero processo produttivo per la creazione dei libri di Nonluoghi avrebbe utilizzato free software open source e sistemi operativi della famiglia Gnu-Linux.
“Primum non nocere”. Questo aforisma, che evoca Ippocrate e una corretta prassi medica, è stato ripetuto più volte, ieri, dal premio Nobel Joseph Stiglitz nel corso della sua lectio magistralis tenuta alla Camera dei deputati.
Il celebre economista americano ha ripreso questo concetto riferendosi all’azione politica: di fronte alla complessità del quadro globale e alla progressiva cessione di sovranità a beneficio dei poteri economici, le classi dirigenti elette devono innanzitutto evitare con i loro provvedimenti di peggiorare una situazione già critica.
Insomma, meglio astenersi che varare leggi dannose.